PERCHÉ IL BLOCCO NAVALE DELLA MELONI NON SI PUÒ FARE
Notizia di ieri: gli sbarchi sono più che raddoppiati, secondo i dati del Viminale sono stati 89.158 (rispetto ai 41.435 dello stesso periodo 2022). Il principale Paese di partenza è la Tunisia quest’anno, dove meno di un mese fa il nostro premier insieme a Ursula Von der Leyen strappava promesse al presidente tunisino Kais Saied per bloccare le partenze: nulla di fatto, da quel dì 500 arrivi al giorno di media, neanche il PD era riuscito a fare tanto.
Siamo alle solite, nelle precedenti campagne elettorali si millantava il blocco navale, mai avvenuto neanche in minima parte, uno dei tanti voltafaccia della Meloni come è stato per la questione NATO/Russia e tante altre che non stiamo qui ad elencare.
Quale quindi la vera chiave di lettura di questa faccenda? La verità è che il blocco navale non si può fare perché queste povere genti devono arrivare qui perché così è deciso. Lo dice a chiare lettere Lollobrigida descrivendo il “decreto flussi” a Bruxelles lo scorso 1° marzo: sono “500.000 i posti di lavoro per immigrati, c’è bisogno di immigrazione legale”. Sapete quindi elencarci delle differenze sostanziali tra questa destra e questa sinistra?
Ve lo diciamo noi, nessuna. E’ solo un’estrema conferma che non vi è alcuna differenza tra questa destra e la sinistra del PD della Schlein, seguono entrambe a menadito la stessa agenda dello stesso Sistema di Potere.
Forza Nuova da sempre si batte contro l’immigrazione intesa come sostituzione etnica, concetto che tutti fanno finta di non vedere e/o non capire ed è l’unica voce politica che lo dice. Uno stop all’immigrazione anche per quelle povere genti che continuano a morire nella traversata del Mediterraneo, vite che possono essere salvate solo dalla nostra presenza militare sulle coste africane e non da prezzolate navi ONG del nord Europa.
Insomma un qualcosa che potrebbe risolvere solo Forza Nuova, uno dei tanti motivi per il quale siamo i nemici di tutti.
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