Cgil: avv. Taormina, ‘udienza choc a Roma, sede sindacato come Diaz
Roma, 14.10.2022 (Adnkronos) – “Straordinaria udienza dinanzi alla Prima Sezione del Tribunale di Roma nel processo per il presunto assalto e per la presunta devastazione della Cgil in cui sono imputati appartenenti all’area del dissenso. Ministero dell’Interno, Digos, Polizia di Stato e Carabinieri ne escono con le ossa rotte e con la responsabilità di aver fatto mettere in galera tutti gli imputati, alcuni dei quali ancora in carcere”. Così, in una nota, l’avvocato Carlo Taormina, commentando l’udienza celebrata oggi sull’assalto alla Cgil,
“Sono stati proiettati in aula tutti i passaggi dell’ingresso in Cgil e delle operazioni di danneggiamento che sono stati attribuiti agli imputati ed è venuta fuori una inquietante e clamorosa differenza tra quanto registrato dalle telecamere della Cgil contestualmente ai fatti e quanto fatto pervenire alla Procura di Roma come videoregistrazione dei fatti e dei danni. Sono risultate clamorose differenze – spiegano – nel senso che l’80% dei danni, già di per se’ modesti, non risultano opera dei manifestanti ed è rimasto accertato che l’accumulo di mobili, divani, stampanti in una parte dei locali interni della Cgil non fu opera di devastazione dei manifestanti ma di iniziative della polizia”.
“Non solo, dunque, risulta oggettivamente smascherata l’operazione di attribuire ai manifestanti la devastazione – scrive l’avvocato Carlo Taormina – non solo resta incomprensibile come possa essere sfuggito alla Procura che il quadro dei danni che portarono a ritenere la sussistenza di una devastazione che era inesistente ma anche che la pretesa devastazione fosse riconoscibile solo nelle immagini ritratte dalla polizia e non in quelle ritratte dalle telecamere fisse della Cgil”.
“Il Collegio di difesa degli imputati intende individuare le responsabilità istituzionali – ribadiscono i difensori di Giuliano Castellino e di altri imputati – ed agire giudizialmente al riguardo, per le quali sia stato possibile formare videoregistrazioni successivamente ai fatti diverse da quelle sicuramente reali e corrette dovute all’opera delle telecamere della Cgil, diversità che hanno permesso di accusare gli imputati di devastazione; e come sia stato possibile che la Procura sia stata nella condizione di disporre solo delle videoregistrazione formate dalla polizia e non abbia potuto perciò procedere alla comparazione che avrebbe fatto emergere le differenze e quindi l’assenza della devastazione”.
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