Il centrodestra ed il gioco delle parti
L’Europarlamento approva la nuova Commissione europea nuovamente guidata da Ursula von der Leyen.
Guardando ai voti italiani, stavolta la Lega (con Vannacci al seguito) vota contro la nuova commissione, mentre il partito espressione del Presidente del Consiglio Meloni, con Forza Italia, votano a favore di quella che fino a ieri è stata la ‘strega’ di Bruxelles.
Al tempo del Covid fu invece Fratelli d’Italia a fare la parte oggi di Salvini, che allora sostenne prima Conte e poi Draghi.
La regola quindi è sempre la stessa: nel centro destra ci si scambia il ruolo di finta opposizione per mantenere i consensi all’estrema destra e non farli confluire, per esempio, in Forza Nuova.
Un po’ come fece Grillo a suo tempo quando, tenuto in palmo di mano dai media, incassò i consenti di quella parte di popolo anti casta e anti sistema; lui sì dichiaratamente consapevole del suo ruolo di raccolta voti sostitutiva di fatto per impedire che gli italiani stanchi volgessero lo sguardo proprio verso il Movimento di cui mi onoro essere il vice segretario nazionale.
Tutto per la Patria, fu uno dei migliori slogan forzanovisti qualche anno fa.
Tutto per il sistema, sembra il perenne slogan della destra di governo.
Luca Castellini
Vice segretario nazionale di Forza Nuova
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