LA CLAMOROSA INCHIESTA SUL 9 OTTOBRE 2021
La clamorosa inchiesta, in due puntate e che annuncia sviluppi, pubblicata sul quotidiano “Il Riformista” di Piero Sansonetti, che a caratteri cubitali e in prima pagina dà notizia che l’assalto alla CGIL del 9 ottobre 2021 era stato in realtà opera di elementi in borghese delle Forze dell’Ordine, ha provocato ieri un’interrogazione parlamentare dell’On. Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia alla Commissione Giustizia della Camera ed ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura.
L’On. Zanettin, letti gli articoli, chiede spiegazioni all’attuale Ministro degli Interni e, all’epoca dei fatti, Prefetto di Roma, Dott. Matteo Piantedosi.
“Il Riformista” ha pubblicato un video delle telecamere di sorveglianza della CGIL che mostra un uomo in borghese entrare con sicurezza da una finestra aperta e, poi, aprire dall’interno ai manifestanti le porte della sede sindacale difesa da soli 18 Carabinieri. Lo stesso uomo è successivamente ripreso mentre è fermo a parlare con un carabiniere in borghese dopo aver mostrato un tesserino di riconoscimento. Il carabiniere in borghese è stato identificato mentre colui che apre le porte è stato chiaramente fotografato ma non ancora identificato.
L’On. Zanettin chiede l’identificazione del soggetto sconosciuto e i registri completi degli operatori di ordine pubblico, in divisa e in borghese, presenti quella mattina.
“Il Riformista” aveva sottolineato la pessima gestione dell’ordine pubblico in quel frangente, chiedendosi perché fosse stato autorizzato il corteo che chiedeva un incontro con una delegazione della CGIL quando si sapeva che la sede era chiusa e perché, avendo più di un’ora di preavviso, solo 18 carabinieri erano stai dislocati a fronte di 4000 manifestanti.
Si aprono qui interrogativi politici:
- Perché l’ex Prefetto Piantedosi è stato poi promosso a Ministro degli Interni?
- Perché l’allora capo della DIGOS, Francesco Silvestri, protagonista al processo di un imbarazzante interrogatorio, sia stato anch’egli promosso?
- Perché, soprattutto, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita alla CGIL, ha ribadito la responsabilità dell’estrema destra nell’assalto, quando era già uscita la notizia degli infiltrati.
Si ravvisano in tutta questa vicenda le impronte di quello che è oggi universalmente conosciuto come “deep state/stato profondo” che, con le stesse tecniche e lo stesso copione, opera in Italia come negli Stati Uniti e come in Brasile.
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