Walter Alfonso (FN Bergamo):”Secondo il sindaco Bramani è stato un errore concederci il banchetto? Bene, attendiamo le sue scuse e nel frattempo gliene chiederemo un altro”.

Pubblicato da Ufficio Stampa il

“Desideriamo replicare alla recente dichiarazione rilasciata dal sindaco di Dalmine, Francesco Bramani, il quale ha affermato, in un’intervista, che l’autorizzazione concessa per il banchetto di Forza Nuova il 12 ottobre sia stata frutto di un errore”: “Ci teniamo a ricordare al signor Bramani che Forza Nuova è un Movimento Politico che opera dal 1997 nel pieno rispetto della legge ogni volta che manifesta nelle piazze; tuttavia conosciamo bene il teatrino che in questi casi i cittadini devono sorbirsi sui media tra chi si deve fare la propria pubblicità speculando sull’Italia di 100 anni fa per giustificare oboli e finanziamenti e chi, nel caso dell’impaurito sindaco (di destra) Bramani, rinnega platealmente il proprio ruolo di garante dell’espressione di libero pensiero politico cadendo a peso morto nella strumentalizzazione ideologica ” – dichiara Walter Alfonso, responsabile di Forza Nuova.

“Vogliamo quindi ricordare al sindaco Bramati, ed eventualmente al suo nuovo comandante della polizia locale, che ad oggi non esistono normative che impediscano al nostro partito di svolgere le proprie attività sul territorio nazionale pertanto, a meno che il Comune di Dalmine non sia dotato di uno statuto speciale riconosciuto a livello istituzionale che vieti in modo specifico tali iniziative, riteniamo doverose le sue scuse pubbliche, mentre riguardo la fantomatica clausola antifascista allegata alle concessioni di spazio pubblico, vogliamo citare l’emblematico precedente di Parma dove, già nel dicembre del 2019, denunciammo chi aveva introdotto la “clausola” ed in particolare il sindaco Pizzarotti; in quel caso il Procuratore della Repubblica Alfonso D’Avino archiviò la denuncia per mancanza di prove su chi aveva effettivamente promosso la “clausola” ma allo stesso tempo sottolineò che la clausola antifascista era discriminatoria e andava rimossa”.

“Siamo quindi pronti – conclude Walter Alfonso – a richiedere un nuovo spazio pubblico per svolgere il nostro banchetto di propaganda, e nella fattispecie per la raccolta di firme nazionale per chiedere l’espulsione dell’intera missione diplomatica israeliana e di tutti gli agenti del Mossad presenti sul territorio nazionale, ed eventualmente denunciare immediatamente chi ci volesse obbligarci a sottoscrivere clausole ideologiche e discriminatorie pena il divieto di svolgere libera propaganda politica sul territorio nazionale”.

Walter Alfonso
Forza Nuova Bergamo


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